mercoledì 6 giugno 2012

Sono una maledettissima fit addict (insomma "me piace da morì!")

Una delle cose sui cui l'ing. non poteva passare, era il fatto che con il trasferimento io avrei abbandonato la mia routine in palestra tanto che nel prospetto delle spese che abbiamo fatto e rifatto più volte prima di metter su casa, una delle prime voci era dedicata ad un abbonamento.
C'è da dire che in questo primo mese di convivenza non ho avuto molto tempo per pensarci: avevo da organizzarmi un modo di vivere differente e piano piano i tempi per ogni singola cosa sono diventati sempre più ristretti tanto che se prima per pulire caaasa ci mettevo due ore, adesso riesco a farlo in meno.
Sicuramente non andare in palestra ha contribuito al mio vedermi male (vedi post precedente) e ai miei attacchi di panico che ho dovuto -di nuovo- sedare con il mio escitalopram a scapito dei miei rapporti interpersonali (è matematico: quando prendo quelle gocce, tempo mezz'ora e muoio di sonno!).
In tutto questo, praticamente dietro casa (2minuti a piedi) c'è una palestra. Per un mese intero ci sono passata davanti perché è di strada per il conad dove mi rifornisco di pane e latte. Per un mese intero ho rimandato e non mi sentivo mai pronta nemmeno per andare a chiedere informazioni. Poi lunedì ci ripasso e la porta era aperta, spalancata: l'ho interpretato come un segno del destino, anzi come un calcio in cu...ehm, un incentivo ad entrare.
La mia insicurezza nel relazionarmi agli altri mi porta a pensare che chiunque abbia a che fare con me sia una "bestia" pronta a trattarmi male. Naturalmente così non è stato e così son riuscita addirittura a sorridere al titolare della palestra quando mi sono congedata.
A farla breve stamattina sono andata a fare la mia prova: si tratta di fare sala (i corsi sono la sera e a dirla tutta l'idea di cambiare allenamento mi stuzzica, quindi per ora va benissimo così!) tre volte a settimana. Per oggi la sessione è stata abbastanza leggera, ma piano piano ritornerò ad incrementare ed i giorni diventeranno quattro.

Ho passato le tre ore successive con un sorrisino sulla bocca: sto bene quando faccio sport, sto veramente bene. Questo, lo so, mi permette di vivere meglio anche il mio rapporto con il cibo e di far vivere meglio anche l'ing. Non è un caso se ancora prima di trasferirmi lui era solito dirmi:"mi raccomando quando verrai qui iscriviti in palestra. Non tanto per la tua salute, quanto per la mia!". Quanto aveva ragione!















3 commenti:

  1. Com'è vero!! io senza il mio pilates settimanale, lo step e le passeggiate divento nevrastenica...

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  2. io non riesco a fare più nulla... caz__pita!

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  3. Ragazze come si dice in altri posti "tengo botta", nel senso che mi sono realmente iscritta lunedì e non vorrei dirlo troppo forte, ma mi piace!
    Il cardiofrequenzimetro sta vivendo una seconda vita dopo che per un mese, ogni fine settimana, il resoconto del lavoro svolto che mi dava era pari a zero.
    Oggi pomeriggio vado per la terza volta e l'istruttore di sala mi ha già inserito qualche attrezzo in più.
    Per adesso ho fatto un mensile, ma se il mese passa ed io mi ritengo soddisfatta del lavoro (mio e loro) sono pronta a rinnovare immediatamente ;-)

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