mercoledì 8 gennaio 2014

Non poteva esserci 2014 senza 2013

Penso, prima di tutto, che dovrei smetterla, di cerettarmi i "baffetti" da sola: ho una pelle stra delicata e l'ultima volta, ovvero due giorni fa, nel tirare sono stata capace di tirarmi via la pelle. Quindi adesso, sotto il naso, ho un qualcosa che somiglia ad un graffio. Un po' come quando, a due settimane dal matrimonio estivo di mia sorella, cucinando mi sono scottata su un braccio e naturalmente avevo, per l'occasione, un vestito senza maniche. 
Quest'anno dovrò essere decisamente più cauta, per non ritrovarmi, il 22 dicembre, con qualche cicatrice che il vestito bianco non possa coprire.

Inizio quest'anno, dunque, con un bel countdown, un bel conto alla rovescia, che porterà, si spera senza ostacoli di sorta e per strade non troppo impervie, l'ing. e me alla fatidica firma in non si sa ancora quale sala comunale.
Quello che è certo è che questo 2014 non sarebbe esistito senza il 2013.
Senza tutte le nuove piccole grandi sfide che ci si sono presentate davanti: parlo sempre al plurale perché anche se alcuni momenti difficili ci hanno riguardato singolarmente, abbiamo provato sempre ad affrontare tutto insieme. 
Senza il 27 luglio, il matrimonio di mia sorella ed il suo bouquet che mi ha regalato.
Senza la nostra decisione, un mese dopo, di sposarci (sul "nostra" questa volta metto le virgolette, perché ultimamente mi è parso di capire che prima di iniziare a dirmi qualcosa, l'uomo ci aveva pensato abbondantemente su!).
Senza i nostri conti, i preventivi, le mail, le sfilate, le fiere, le telefonate.
Senza i miei giri in solitaria per atelier e la scelta del mio vestito.
Senza, la notte di Natale, la sola dichiarazione ufficiale che abbia mai potuto desiderare.

Già, la dichiarazione.
Di quelle con tanto di canzone, discorso, mani nelle mani, occhi negli occhi, lacrime, lui in ginocchio e anello di fidanzamento.
La notte di Natale.
Un anello che era stato abilmente (pure troppo per il mio essere tonta), nascosto in uno dei miei regali: un anello che ha almeno cinquanta anni e fu di sua madre, di mia suocera.
Ora lo indosso e tutto questo per me ha un significato particolare: per la promessa, per le promesse che ci siamo fatti quella notte, per il ricordo che ho di lei e anche come augurio, affinché questa unione possa essere come quella che fu dei suoi genitori. 
In momenti come questo ricordo sempre quanto mi disse mentre la osservavo cucinare un pranzo domenicale: la vita insieme è fatta di compromessi, un po' tiri tu la corda, un po' la fai tirare a lui.
Lo disse ed era di profilo, quindi la ricordo con la luce del sole sulla guancia destra, un po' piegata sul fornello, mentre trafficava; ma mi sorrideva e parlava pacatamente.
Sembra banale, ma alla fine penso sia esattamente così: le piccole questioni vanno analizzate, calmierate perché sono proprio quelle che scavano scavano e alla fine ti ritrovi con un buco nella roccia e non sai nemmeno tu come sia stato possibile.

Siamo due esseri umani e come tutti cambiamo: starà a noi e solo a noi.
Quindi qui ci sta un solo augurio per lui e per me: che in qualsiasi circostanza l'uno possa contare sempre sull'altra e viceversa. Bastevoli a noi stessi, più forti insieme.




6 commenti:

  1. Che beeeelllo missPansy! :D e che bellissime novità!
    un abbraccio e tanti tanti auguri!!! Renata :D

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  2. la cosa più importante è crescere insieme:-*, anche se non contemporaneamente....mio marito sostiene che nel matrimonio a volte la carretta la tira uno e a volte l'altra...l'importante è arrivare al traguardo:)

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  3. Che post emozionante!
    La proposta di matrimonio la notte di Natale, con dichiarazione,
    in ginocchio, lacrime e anello di famiglia...spettacolo!
    I miei più sinceri auguri di felicità, per voi due!!!
    E' vero, l'amore perfetto non esiste: esistono i compromessi, il cedere ogni tanto, il parlarsi sempre onestamente, l'esserci anche nei momenti meno semplici uno per l'altra, e molto altro...
    Ed è proprio questo a renderlo meraviglioso: l'alchimia.

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  4. sono contenta per te... contenta che sei riuscita a superare questo 2013 che ti porterà a uno sfavillante 2014...
    devo/voglio buttarmi alle spalle pure io questo anno infernale...spero davvero che porti pure a me un po' di quella dannata serenità che sembra latitare!!!

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  5. Va beh io mi commuovo, eh.
    Poi magari ti scrivo qualcosa di decente, intanto ti dico che mi sono venuti i lucciconi agli occhi.
    Vi auguro - anche se non ne avete bisogno perché io sono certa che sarà così - un matrimonio felice, pieno di soddisfazioni e di amore, un'unione dove continuerete per sempre a contare l'uno sull'altra e ad affrontare le difficoltà mano nella mano, ma anche un sodalizio che vi porti a realizzare i vostri sogni di famiglia più reconditi e che non vi manchino mai le grandi emozioni.
    Vi auguro tutto il bene che posso, ma tu fai un paio di corna quando leggi questo commento, che porta sempre bene ;)
    Ti abbraccio forte e la data mi piace ASSAI :)

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