Un vecchio adagio, secondo me a ragione, sostiene che "chi fa da sé, fa per tre". Aggiungo che a me basta fare da me per me.
Ho scoperto, in questi ultimi anni, di non avere nulla in meno di altri: parlo in particolare del settore universitario. Certo, c'è chi è un genio, chi riesce a fare le nottate sui libri, chi pur non studiando (qui però rientra un discorso a parte del "vado in facoltà solo per prendermi il voto") passa velocemente tutti gli esami. Io no. Io sono una ragazza media, talmente media che quando però ha deciso che doveva finirla con questa facoltà, ha lavorato ed è riuscita a finire questi benedetti esami.
Tutto questo è dipeso da me. L'eventualità che potessi non riuscirci c'era e per questo entravo in crisi (sia messo agli atti che l'ing. in questi due anni ha dato il meglio di sé in quanto a supporto psicologico); tuttavia questo soddisfaceva il mio sempre presente bisogno di controllo. Controllavo me stessa, ero intransigente con me stessa, quindi il momento in cui qualcosa non andava potevo prendermela con me stessa.
Ho capito, invece, a due mesi dall'ultimo esame (e con la prima stesura della tesi interamente in mano alla relatrice) che vado nel panico più assoluto quando qualcosa non dipende da me.
Sembrerà una cavolata, ma attendere la correzione di questi tre capitoli mi sta mandando in palla.
Questa ora è una cosa più eclatante (ho paura che tutta la tesi sia uno schifo, che abbia sbagliato tutto, che la prof. mi dica che devo rifarla per buona parte e che quindi la sessione autunnale vada a mangiarsi il panettone), ma è così anche nelle cose più stupide: se devo uscire con gli amici e sono loro a darmi un passaggio, vado in crisi. Mi preparo mezz'ora prima pur sapendo che loro arriveranno con mezz'ora di ritardo. Una leggera ansia mi accompagna per tutto il pomeriggio che precede l'uscita.
Ora secondo voi perché sto scrivendo? Perché attendo che venga una ragazzina alla quale cerco di far capire cose di musica che con il prof. proprio non riesce: peccato che la ragazzina in questione non sia esattamente la precisione fatta persona. E non solo per gli orari, ma anche per i giorni. A me non costa nulla cambiare giorno ed orario, tanto più ora che sono un'allegra disoccupata in attesa di una mail (leggi: relatrice), ma nella mia bacata testolina se ho fatto quel progetto, quello deve essere.
Pensate che stamattina mi sono anticipata la cottura delle patate al forno per cena perché altrimenti avrei dovuto accendere alla stessa ora forno a 220° e riscaldamenti, ergo casa non si sarebbe riscaldata bene.
A mia discolpa aggiungo che a leggerle certe cose, mi spavento da sola...
Ci sono momenti in cui si è più fragili e momenti in cui non riesce a farsi una ragione e vorremmo per questo controllare tutto
RispondiEliminaEssendo nata l' 11 settembre Vergine, ascendente Leone, l'ansia ed il tormento sono le mie compagne di vita e man mano che vado avanti l'età vedo che sto peggiorando.
Anch'io valuto poco le mie performances e poi quando mi rileggo, mi chiedo, ma davvero le ho scritte io, così ben organizzate, così chiare e conclusive : giuro, in quei momenti STENTO a crederci anche se ricordo di averlo fatto!
Io metto in conto la "mOnApausa" e la vita fatta negli ultimi anni che mi ha frullato non pochi neuroni ! Poi ci ragiono e fustigo la fustigatrice che è in me!
Per cui coraggio! Spero proprio che la tua relatrice chiami a breve ;) in bocca al lupo!
ciao Renata
cara Miss,io più ti leggo e più mi affeziono,e trovo in te tante cose in cui mi rivedo...tranne aimè la mia scarsa volontà,che se fosse almeno pari a metà della tua starei già a posto xD cmq sono cose che faccio anche io,cerco di prepararmi sempre prima e devi organizzare tutto,una cosa all'improvviso o un cambio di programma mi fa sclerare di brutto anche se si tratta di una scemenza risolvibile!ah ansia fetente! ps penso ke passerò definitivamente a iobloggo per cui se hai un account lì vorrei aggiungerti!il blog sarà ovviamente privato. un bacio!
RispondiEliminaRenata carissima, mi stai dicendo che in quanto vergine asc. bilancia (12settembre!) non ho probabilità di cambiare e diventare più leggera con l'avanzare degli anni?
RispondiEliminaPenso che la mia voglia di controllo abbia avuto il sopravvento durante il periodo di dieta (quello un po' malato), ma che fondamentalmente io sia sempre stata un po' "precisina". In realtà a casa mi chiamano così per non appellarmi con simpatici epiteti qui non riferibili :P
Cocci ho un account anche su iobloggo (non mi faccio mancare nulla) dove ho conservato l'archivio che ho linkato qui sopra (sotto l'intestazione). Aggiungimi pure, mi trovi come MissPansy: se per l'invito hai bisogno di qualcosa hai la mail ;-)
Così poi ti linko qui di lato (per leggerti più facilmente), tanto se è privato non vengono fuori nemmeno i titoli dei post, nu?
(casomai dovessi sbagliarmi lo tolgo, tranqui!)
accidentaccio,dalla mia laurea sono passati esattamente uhm uhm 18 anni...evvedi tu:-)
RispondiEliminaEheheh, in realtà se avessi fatto tutto come una persona normale e mi fossi messa a studiare seriamente appena uscita da scuola, sarei uscita da quella facoltà almeno 8 anni fa :P
RispondiEliminaSon vecchietta pure io ehhhhh
L'anno scorso, a lezione, mi sentivo la zia delle matricole che seguivano con me!!!