Come scrissi già qualche tempo fa, la sottoscritta, in passato, non amava particolarmente nulla che fosse strettamente correlato a quell'immagine di donna stereotipata di "regina del focolare". Ora io il focolare in senso stretto non ce l'ho, ma con gli anni e la vecchiaia incombente, ho scoperto di amare in modo particolare tutte quelle piccole cose che rendono carina una casa.
Credetemi: c'è stato un vero e proprio stravolgimento ed ho cominciato a capire che mi piace decorare casa con vasi e soprammobili (non ninnoli però!), tenere un angolo verde fuori al balcone con le spezie e qualche fiore molto colorato ed in ultimo cucinare.
Come ho ribadito più volte, per il mio personale percorso ho dovuto prima imparare a mangiare: a sfamarsi son bravi tutti e tutti (o quasi) lo fanno. Mangiare è differente. E mangiare, assaporare è la scuola obbligatoria attraverso la quale si possono scoprire nuovi sapori, nuovi odori e la mente può cominciare ad abbinare gli ingredienti prima ancora che tu possa metterli in pentola.
Sotto questo punto di vista il mio trasferimento a blogspot è stato deleterio quantomeno per quella "linea" che vorrei mantenere. La rete offre spunti per milioni di ricette, la fantasia fa il resto; ma da quando mi trovo qui mi è anche più facile seguire determinati blog che parlano di cucina.
Sarà per questo, sarà perché questa settimana l'ho passata nel limbo aspettando la famosa mail della relatrice (che per la cronaca ancora non arriva anche dopo un'ulteriore mail vagamente ansiosa e ansiogena di ieri), sarà per chissà quale scompenso ormonale, ma ho messo a ferro e fuoco la cucina.
In realtà lo faccio spesso, ma cerco di contenermi in special modo con i dolci e di regola non ne preparo che uno a settimana. Cucinare mi piace, come mi piace sperimentare con quello che ho in casa, ma la cosa più bella in assoluto penso sia cucinare con l'ing. Questo meriterebbe un capitolo a parte.
Sono convinta, per citare Bourdin, che cucinare sia un modo di dare. Ora mettetela così: cucinate per dare un piacere a qualcuno, cucinate per dare un piacere a voi stessi, ma anche nel caso in cui la vostra cucina mandi al creatore qualcuno, gli avrete donato eterno riposo. Ok, era pessima questa.
Cucino perché fondamentalmente mi rilassa: mi piace cucinare, tranne per i pranzi ideati con l'ing., da sola. Devo essere sola in cucina ed in silenzio. Niente musica, niente di niente: unica eccezione ricordo di averla fatta per Violetta e Alfredo.
Ritornando alla vena salutista scrivevo che solitamente mi mantengo su un dolce a settimana: possibilmente al venerdì sera o al sabato, di modo che possa durare fino a domenica sera. Ecco, diciamo che ho un tantino sforato.
Ho cominciato con un budino al cioccolato fondente e caffè (mi sembra lunedì o martedì), per continuare con l'esperimento del Far Breton (ieri pomeriggio, venerdì) e adesso mi appresto a preparare una piccola sbriciolata di modo che la famiglia possa mangiarla come dolce della domenica.
Dopo i due esperimenti (non avevo mai fatto il budino, men che meno il far breton) oggi, tra le corsie del supermercato mi sono detta: faccio una sbriciolata! Per sbriciolata intendo un dolce che mi viene solitamente bene, un dolce del cuore (l'adoro) e che in famiglia è apprezzato. È un po' come una rassicurazione: come una coccola certa.
E visto che la fine settimana è qui e anche chi è a dieta può concedersi il dolce vi domando: qual è il vostro dolce del cuore? Ne avete uno? Vi piace cucinarlo o vi affidate alle pasticcerie o alle mani di qualche familiare?
Ma vi piace cucinare o lo fate unicamente per sopravvivenza?
p.s.: a qualcuno non piacerà, ma Natale si avvicina e con lui almeno quattro vassoi di struffoli da fare e se mi viene la fantasia (ovvero se sto tranquillina con poco da fare) anche mostaccioli, roccocò e sosamielli! Yeaaaah!
p.p.s.: dimenticavo che c'è da preparare anche la cassata napoletana dopo il successo dell'anno scorso!
p.p.p.s.: chi è su facebook già ha avuto modo di vedere qualcosina...
p.p.p.s.: chi è su facebook già ha avuto modo di vedere qualcosina...
Ti ho trovata! Tanti sottili fili ci uniscono e sono molto felice di mantenere anche questo legame.
RispondiEliminaPer quanto riguarda i dolci sono molto poco "abile" quello che mi viene meglio è la torta di pere, e mi piace tantissimo.
Adoro cucinare ma la mia abilità è pericolosamente legata al mio umore, comunque cerco di migliorarmi sempre e ho seguito qualche corso di cucina ultimamente con buoni risultati.Mi sono divertita a provare nuove ricette ma sono poco creativa e seguo con rigore le dosi e i consigli : ho troppa paura di sbagliare! (questa però non è una novità)
Miss ma mi capiti a fagiUolo xD ora proprio che Lovvo mi sta "costringendo" a imparare a cucinare -.-° nonostante io sia ferma nella mia idea che la cucina e la preparazione dei dolci,in particolare,non sono cose di mia competenza. Sono una frana.Però c'è da ammettere che quando poi ne vien fuori qualcosa di buono e anche esteticamente apprezzabile è sempre una gioia.Peccato che io eviti come la peste la preparazione di dolci poichè temo sempre di avere i miei cari attacchi di abbuffata e mangiarne uno intero da sola (ne sono capare purtroppo).In ogni caso,adoro preparare in particolare la ceesecake fredda e il tiramisù...semplici e deliziosi.Ultimamente dopo un pò di pratica sto ottimizzando anche i muffins xD ovviamente lo faccio per Lovvo che ci tiene,lui spera ancora che la passione della cucina possa travolgermi....io ne sono poco convinta xD
RispondiEliminaCiao Margherita, bentrovata anche qui :)
RispondiEliminaSai che invece quando cucino adatto sempre le ricette? Se penso che qualcosa non va al mio gusto o a quello dei commensali, oppure se proprio voglio fare quella cosa, ma in quel momento tale ingrediente mi manca, ci penso un po' su e cambio la ricetta stessa!
È una cosa che sostanzialmente ho imparato a fare durante la dieta: cercavo ricette sul web e le adattavo in maniera light cercando di mantenere quanto più possibile il gusto.
Comunque anche io vado molto ad umore: nei periodi generici di ansia vado di dolci, ma mi rompo di cucinare cose "normali", tanto che quando sono sola a casa cucino veramente "per la sopravvivenza". Mi piacerebbe specializzarmi un po' sul salato finger food ora :)
Cocci sulle abbuffate ti capisco: ultimamente ho diminuito drasticamente le dosi! Cerco di fare in modo da cucinare dolci che possano finire nel giro di due giorni e che, soprattutto, vengano mangiati non solo da me :D
Ad esempio stamattina ho mangiato una bella fetta di sbriciolata per colazione, che non è esattamente dietetica (pasta frolla, crema di ricotta, cioccolato a scaglie e Strega), ma terrò duro per non mangiarne altra in tutta la giornata! Ma penso che nei mesi passati non ce l'avrei fatta e allora era meglio non avere tentazioni pericolose in giro!!!
Se la cucina è dentro di te, vedrai che dovrà per forza uscir fuori ;-)
Io ed Andrea da quando mia suocera è ricoverata ogni we facciamo la torta di pere che le piace tanto e che prepariamo con il bicarbonato al posto del lievito visto che è intollerante ai conservanti...beh...è terapeutico anche per noi...ci fa sentire più vicini e complici...insomma ben venga il cucinare :))
RispondiEliminaLipo (io commento come word press ma mi dice che immetto caratteri non ammessi..mah...)
Belladonna anonimosa, ma quindi ad Andrea piace cucinare o sei tu che lo trascini?
RispondiEliminaE credo alla "terapia" estesa a tutti e tre!
Un abbraccio a voi ed un pensiero per la suocera :)
il mio dolce preferito si chiama "love letters" e se trovo qualcuno qui in Italia capace di riprodurlo fedelmente potrei fare pazzie... o quasi.
RispondiEliminaAndrea ha scoperto che gli piace cucinare e farlo per coccolare me e la mamma lo fa stare bene... Io e lei ci facciamo coccolare con piacere, quindi siamo davanti ad uno dei rarissimi casi della vita in cui il benessere di uno non è a discapito dell'altro... :)
RispondiEliminaMiss aiutoooooooo!
RispondiEliminanon voglio parlare di cucina ma mi piacere sapere come inserire i link dei miei blog preferiti. Intanto beccati il nuovo blog!
scusa l'italiano con cui ho scritto...intendevo dire mi piacerebbe sapere
RispondiEliminaSqwerez, sono andata a cercarmi su google la ricetta, perché non sapevo proprio dell'esistenza di questo dolce!!! Per essere un "biscotto" è molto carino!
RispondiEliminaMaria arrivo subito sul tuo blog e ti spiego tutto :)
Ciao! Anche a me piace molto cucinare, e ancor di più, purtroppo, mangiare, e infatti ho due blog, uno dei quali è la conseguenza dell'altro!
RispondiEliminaUno è: http://cicciafashion.blogspot.com
l'altro è: http://golosastraforever.blogspot.com
I dolci fatti in casa sono i migliori, li dò sempre anche alla mia bimba di due anni e mezzo!
E' la prima volta che ti leggo, mi sei molto simpatica, ti trovo spontanea e autoironica e l'autoironia è una marcia in più nella vita!
Un bacio grande, Irene
Anche per me cucinare significa non solo coccolare la famiglia o gli amici, ma è un momento d'incontro. le frittole con la cioccolata, si facevano la vigilia di Natale, nella cucina della nonna con mamma, che le dava una mano e noi, io e mio fratello, che le aiutavamo a preparare gli ingredienti, schiacciando noci, nocciole e mandorle. restano sempre il dolce di famiglia, ma che da anni si fa raramente: non esiste più la convivialità d'allora, mamma è mancata giovane, io spesso a Natale avevo poco tempo e non potevo fermarmi da nonna e lei a volte non aveva più voglia di farle. ogni Natale ripenso a loro... a quel calore perduto, che cerco proporre e di trasmettere ai miei figli!
RispondiEliminala tradizione l'ha raccolta mia figlia, che con la ricetta ha fatto furori con gli amici ed i parenti del moroso! ;D mi hai dato l'idea per un bel post! un abbraccio renata
Il mio dolce del cuore è la torta con il buco intorno, cioè il mitico ciambellone:)
RispondiEliminaMi capita di farlo quando ho bisogno di riprendermi dopo un brutto momento, perchè mi da serenità, ha il sapore della convivialità, come per dire ecco, è tutto passato, del brutto resta solo il buco, felicità è tutto intorno:)
A me piace cucinare, Mi piace mettere le mani "in pasta" fin da quando ero bambina e mia nonna mi dava un pezzettino di impasto tutto per me, ne usciva fuori un raviolo sporchissimo ma veniva cotto lo stesso:)
Mi piace cucinare con gli odori e i profumi della cucina ligure, mangiare non solo con la bocca, ma con il naso e con gli occhi:)
Irene grazie per i mille complimenti :) Mi hai fatto pensare che in effetti c'è una cosa che i miei vecchi lettori (che non l'abbiano a male le signore!)forse già sanno: è stato proprio nei miei quasi due anni di dieta che mi sono appassionata ulteriormente alla cucina. Non perché le iniziali restrizioni aumentassero la voglia di cose "proibite", ma perché ogni giorno era una sfida con me stessa per avere un risultato saporito pur assecondando le regole di buona alimentazione. Ho imparato ad usare le spezie, stufare (e non lessare) le verdure e poi il forno: penso quello sia un grandissimo alleato!!!
RispondiEliminaFai benissimo a fare il dolce per la tua piccola: sai cosa ci metti e non la riempi di zuccheri aggiunti!
A presto!!!
Renata ho intravisto il tuo post sul blogroll, aspetto di avere un po' di calma per gustarmelo!
Mi ha fatto ricordare gli struffoli. Li facciamo qualche giorno prima di Natale e negli ultimi 6/7 anni ero io che mi mettevo con mia nonna a tagliare queste palline grandi (piccole) come pisellini. Nonna è mancata il 5 dicembre di due anni fa, ma di lì a pochi giorni li ho preparati da sola (in realtà li ha sempre fritti mia madre!). Era da fare e sono convinta tu possa comprendermi :*
Gabry, ma lo sai che anche io a volte ho proprio bisogno del ciambellone? Quello classico che a casa mia sa di vaniglia ed ha un retrogusto di limone (la buccia nell'impasto!). La tua spiegazione poi è simpaticissima :)
Sarò iperturistica, ma della liguria, tra le altre cose, ricordo con un piacere fuori dal comune, le focacce che prendevamo io e l'ing. in un forno prima di scendere al mare. Quell'anno lì, in vacanza, passati i nostri giorni a Tellaro, prima di tornare a casa pensammo di "passare" per la Toscana. Morale della favola: invece di fermarci all'autogrill per pranzare, mangiammo focaccia presa prima di partire :P
Come si stufano le verdure?perdona l'ignoranza...ciao cara, buona serata!:)Irene
RispondiEliminap.s. beata te che sei dimagrita! Io sono super ciccia!:(
Solitamente le metto in un pentolino con poca acqua. Il segreto sta nel salarle subito (cacciano un altro po' di acqua di vegetazione), cuocere a fuoco bassissimo e coprire.
RispondiEliminaAd esempio l'altro giorno ho fatto i broccoletti che da noi si chiamano friarielli. La ricetta originale vuole che si debba mettere dell'aglio a sfriggere con un pizzico di peperoncino, poi buttarci la verdura e cuocerla con il coperchio.
I broccoletti di loro hanno che sono molto saporiti e allora per non sfriggere mattina e sera, ho preso una wok (è una verdura ingombrante quando non è cotta :D ), ho messo un mestolo di acqua e ci ho buttato dentro del peperoncino e un aglio intagliato. Poi la verdura ed ho cotto tutto con il coperchio a fuoco basso. Il sapore era ottimo, certo non "unto" come lo sono i friarielli napoletani, ma buono! Ci ho messo vicino, per cena, un petto di pollo fatto alla piastra e via :)
Oppure ieri ho preparato del cavolfiore bianco che solitamente o faccio stufato (o soffocato) quindi con il solito procedimento (per insaporire ho provato a macinarci un poco poco di pepe) oppure all'insalata: dopo cotto a quella maniera lo condisco con un cucchiaino od un cucchiaio di olio (dipende come ho mangiato in giornata) e sottaceti! E se ho voglia anche due alici sottolio sgocciolate :P
Cara, c'è un equivoco, forse non mi sono spiegata bene. Io porto di norma la 50 e anche la 52, quel vestito taglia 48 è un miracolo che mi entri...Era di qualche anno fa, quando ero meno "ciccia"...Un po' bombi lo sono, credimi!
RispondiEliminaVolevo creare un sito che mostrasse come ci si npuò vestire essendo un po'...come dire...taglie forti! O robuste, se preferisci!
Il tuo dimagrimento è un grande traguardo, magari ci riuscissi anch'io!Un bacione, buon fine settimana!Irene
A me cucinare non piace, perchè trovo mi tolga poi il sapore ed il piacere di gustare ciò che ho preparato. Mi passa proprio la voglia, dopo minuti o ore che quel cibo prende forma davanti a me. E quindi sono fortunata perchè mi gusto tutto ciò che gli altri preparano non muovendo neanche un dito. Sono sfortunata perchè non ho mai il piacere di vedere la soddisfazione negli occhi altrui per ciò che ho fatto io.
RispondiEliminaPazienza.
Il mio dolce preferito è sicuramente il gelato, quindi direi che il signor Carte D'Or e le pasticcerie e gelaterie catanesi che producono ottimo gelato al pistacchio, sono sicuramente i miei "cuochi" preferiti!
L'unico dolce che so preparare, è invece il tiramisù, ma mi par di capire sa il dolce più facile da fare e che risulti bene a tutti.
Vorrei provare a fare la cheesecake un giorno o l'altro, ma dato che il fatto che appunto sono negata, le uniche torte che posso fare sono quelle composte da strati di biscotti con sopra creme.
E dani non mi è d'aiuto, dato che secondo me non sa neanche distinguere lo zucchero dal sale.
Giuly, il tiramisù è facile per chi lo sa fare. E proprio perché è uno dei dolci che generalmente si impara a fare anche quando non si sa cucinare, mi aspetto sia perfetto. Naturalmente perfetto per me: cioè deve essere saporito, compatto e la crema fatta dai bianchi montati a neve e lo zabaione deve essere spumosa, quindi leggera al palato, ma consistente nel dolce. E poi i savoiardi non mollicci, ma bagnati il giusto.
RispondiEliminaQuesto per dirti che l'eccellenza la puoi creare anche sul tiramisù, non devi per forza fare la setteveli ;-)
Ti direi, se vuoi provare ad impastare con le mani, di iniziare con la pasta frolla. Ci puoi fare dai biscotti, alle crostate a tutti i dolci che desideri: basta unirci la crema che preferisci! Senza contare anche sbriciolata o torte salate!!!
Ma anche la cheesecake è da provare: l'ho fatta un paio di volte, ma è davvero semplice e molto versatile!
Io il tiramisù l'ho sempre preparato con i Pavesini, che essendo più sottili dei savoiardi, non rischiano di inzupparsi e diventare pappina.
RispondiEliminaPer il compleanno di Daniele sto pensando di fare due pandispagna al cacao, bagnarli nel latte e farcirli, mettendoli poi uno sopra l'altro a mò di torta americana bella alta, con la crema di mascarpone e Nutella. Ecco, sarà un dolce relativamente facile, dato che per l'impasto primario mi farò aiutare da madre e sorella, ma la crema spero darà almeno una morbidezza commestibile.
Con la pastafrolla ho fatto due volte i biscotti ma erano duretti. Che stress!
La sbriciolata sembra ottima e forse proverò a farla anche io =)
Giuly in realtà sul tiramisù l'ho sempre pensata al contrario. I pavesini mi sanno di pappetta e li preparo con i savoiardi che devono essere anche abbastanza doppi e passati per un attimo nel caffè, altrimenti fanno l'effetto che dici tu!
RispondiEliminaConsiglio sulla torta per Daniele: non bagnare il pandispagna nel latte. Piuttosto fa più strati sottili (invece di due più doppi) e fa una bagna con acqua e zucchero semplice. Di solito si aggiunge un liquore, ma con la nutella la vedo dura abbinarne uno u.u
La bagna va leggermente raffreddata e con un cucchiaio fai in modo che il pan di spagna si ammorbidisca.
Ah, taglia la "crosta" superiore prima di fare questo.
E a questo punto fammi sapere come vien fuori ;-)