venerdì 27 giugno 2014

Obesità infantile


Se non lo sapete: imparate!
Un ansioso, quando non ha ansie fresche o riesce ad arginarne momentaneamente qualcuna, se si sdraia su un divano per effettivi dieci minuti, DEVE pensare a qualcosa.
Qualcosa che possa interessargli anche lontanamente, anche marginalmente, ma che alla velocità del pensiero (che negli ansiosi è decuplicata) diventerà, nemmeno a dirlo, l'ennesima ansia.



Non la faccio più sporca di quello che realmente è, calando subito le carte: ne scrivo così, ma attualmente non mi da particolare ansia. Diciamo però, che è un pensiero che torna spesso.
L'INRAN lo dice, lo scrive e riscrive e ci si mettono anche diversi articoli di riviste più o meno specializzate, più o meno attendibili:


"i figli di genitori obesi, hanno più probabilità di diventare obesi a loro volta"


Ok: questo non deve essere motivo di ansia ora perché, questa volta lo scrivo io, non sono incinta.
Però, se natura vorrà, compiuti questi 32 anni, un pensierino magari ce lo si fa. Ecco. 
Ora la situazione è questa:



- io sono un'obesa di III grado . Ho una madre che ha sempre avuto "problemi" di peso, ma nulla di veramente serio. Non quanto me almeno. Mi "ha messo a dieta" all'età di cinque anni. Ci ha speso soldi ed energie e con lei mio padre che in compenso era uno stecchino, ma da bambino era bello grassottello. Peccato che oggi, a due anni dall'infarto, combatta con il sovrappeso.
La mia obesità però, lo sapete, era sostanzialmente data dall'immobilità, un po' di tiroide e molto binge.

- l'ing. è un ex obesino. Quando l'ho conosciuto era alla seconda dieta, ma dalle foto di lui bambino capisco che il problema c'era già. Poi si è messo a regime e da anni ormai pesa meno della sua altezza.




Ammetto che non è stato il ritornello dell'INRAN a destabilizzarmi, quanto delle foto che sto vedendo ultimamente di figli di amici e parenti.
Non si scappa. Non si scappa proprio.
Genitori che erano in sovrappeso od obesi oppure lo sono ancora o lo sono diventati con l'andare avanti degli anni (ma parlo sempre di ragazzi della mia età) hanno figli che se non lo sono già, si "avviano" verso doppiomento, pance prominenti e occhi nascosti dalla ciccia delle guance.

Si, lo so. Sono orrenda. Ma capitemi: è la paura che mi fa pensare così. E' il pensiero di me bambina, di me ragazzina che non ce la faceva a correre dietro gli amici, delle partite a pallone passate a cercare di risparmiare quanto più fiato possibile, perché il fiato non c'era.

Ora è chiaro che se tu genitore ti alimenti da schifo, a tavola metterai solo cose cattive. Il gusto dei bambini si forma: non è vero che ai piccoli non piace la verdura. Se si insegna loro a non cercare sempre il gusto dolce, non entreranno nel circolo della dipendenza da zuccheri veri o artificiali che siano. Il gusto si educa.

A questo si contrappone un altro "problema" che potrebbe riassumersi in una parola che forse però è troppo estrema: ortoressia.
Sostanzialmente come fare, una volta che ti ritrovi questo batuffolo da educare e soprattutto una volta che il batuffolo cresciuto (magari bene) inizierà a relazionarsi con i compagni di scuola (e con le mamme dei compagni) a non essere estremisti, a trovare il giusto equilibrio?

Chiaro che una risposta, ora, non c'è e che come tutte le cose, come la maggior parte delle ansie di un ansioso doc, potranno risolversi solo con l'attuazione della stessa.
Quindi ci tocca, mi tocca aspettare.

Ed il post è sostanzialmente inutile, ma magari passa di qui qualcuno che è sempre stato magro pur avendo genitori con una trentina di chili in più. E non mi farà campione, ma testimonianza si.

E' solo che ogni volta che vedo un bambino obeso per strada...mannaggia la rabbia che mi fa!


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