martedì 31 gennaio 2012

Caaaasa!

Riemergo da questa astinenza blogghereccia dovuta a divertenti fine settimana in terra casertana. Per due settimane di seguito ho preparato la valigia il venerdì mattina per ritornare poi nel mio paesello il lunedì. Sono stati due week-end all'insegna delle ore passate a camminare per negozi di mobili ed ikea e a deprimerci (ridendo poi) quando ci siamo resi conto che le cucine possono arrivare a costare anche 25.000 euro e che le offerte di Poltrone&Sofà, Divani&Divani e Chateau d'Ax avevano sempre qualcosa che non andava.
Alla fine però qualcosa siamo riusciti a farla!
E, ad oggi, siamo possessori di una cucina, una parete attrezzata, divano e camera da letto. Abbiamo ancora bisogno di una libreria (molto probabilmente una sanissima Billy angolare Ikea), una piccola scrivania, dei mobiletti per il bagno, una credenza ed un tavolo con sedie per la sala da pranzo (sempre ikea).

Quello che attualmente mi manda in confusione è la lista che sto iniziando a fare per capire cosa c'è da comprare "di contorno". Che poi si tratta di un eufemismo visto che ci sono cose abbastanza urgenti (ovvero che non possono essere rimandate a dopo che ci saremo trasferiti) come le posate o chennesò, la grattugia, uno stappabottiglie, le tende ed i relativi bastoni!
Per non parlare della lavatrice e di un televisore.
Per adesso ci concentreremo sui colori delle pareti e delle porte, sulle prese elettriche da far spostare e attendiamo vengano a fare i primi lavoretti.



Mi sembra ieri aver cominciato a pensare seriamente a questa casa, ma al contempo mi accorgo che in fondo è nemmeno un mese che ci stiamo "lavorando" seriamente. So solo che durante le uscite, stanchezza a parte, io mi sono divertita un mondo.
Non potevo scegliere uomo migliore per condividere tutto questo!

venerdì 13 gennaio 2012

L'agendina verde

Non scrivo tanto perché in realtà dall'ultima volta si sono compiute tante piccole cose, ma nessuna novità rilevante è definitiva.
Chiaro che in questo periodo mi ritrovo a fare la casalinga, mandare curriculum, spulciare la rete alla ricerca di qualche modo per "portare a casa" qualche centinaio di euro e progettare tanti piccoli dettagli per quello che sarà. Ridendo e scherzando, lavando e ramazzando, la mattinata se ne va.

Finalmente dopo mesi durante i quali mi riusciva poco e male leggere libri di piacere, ne sto divorando uno dopo l'altro. Un'oretta dopo pranzo, sul divano, caffè e gatto vicini, mi rilasso prima di rimetter mano a qualche servizio.

Ma tutti i progetti hanno bisogno di un posto dove essere annotati. Quasi per caso, alla ricerca di un blu per verniciare una parete, avevo bisogno di appuntare dei codici colore ed ho estratto dalla borsa questa agendina verde. È un regalo dell'ing. che volendo fare il paio con una cartella verde lucido (quella che orgogliosamente portavo alla laurea, con dentro la tesi verde. Che tipa!) me la regalò pensando potesse tornarmi utile. Piccolina, con una matita che si inserisce comodamente nel dorso, va in tutte le borse, anche le più piccine. Comunque sia il primo appunto è stato proprio quello del colore e poi mi son detta: ma perché non usarla per tutto quello che riguarda la nascita di questa casa?
In poco tempo si è riempita di comparazioni per la scelta dei fornitori luce/gas, schemini riguardanti le offerte telefoniche, per non parlare (perché sono ragioniera inside) delle previsioni di spesa con relative scadenze fino alla fine dell'anno.

Mi piace pensare che proprio questa agendina possa essere come un diario: come la storia di tutto quello che sarà di qui ai mesi che verranno.
Mi sento terribilmente sentimentale quando faccio certe cose...



mercoledì 4 gennaio 2012

Progetti

Parlando dei regali di Natale con alcune ragazze dei corsi in palestra che conosco ormai da qualche anno, mi sono fatta "scappare" che da mia madre avevo ricevuto un mezzo corredo che consta in lenzuola matrimoniali, set di asciugamani ed un paio di tovaglie. 
Le ho fatte divertire (perché certe volte a dispetto della mia pesantezza divento un mezzo giullare e mi diverto a mia volta a vederle ridere) raccontando di due graditissimi regali rispettivamente della suocera e della cognata: un libro completissimo di ricette ed una chitarra abruzzese.

Il messaggio di queste tre donne diretto alla sottoscritta sarebbe palese anche ad uno stolto di passaggio magari ubriaco: è tempo di andar via.
Con mia grande soddisfazione le compagne di spogliatoio hanno ricamato punti a giorno, punti nascosti ma non tanto e punti a croce, precisando che se pansymother ha preparato il corredo, le altre due donne dell'ing., con i loro regali, mi hanno intimato di trattar bene il pargolo, iniziando da quanto gli è più caro, ovvero la cucina.
Apro una piccola parentesi.
Adoro questa piccola cerchia di ragazze (accuratamente selezionate) perché ci unisce un pettegolezzo frivolo capace di non offendere mai la sensibilità delle altre, il piacere dell'attività fisica e, naturalmente, quello della tavola. Insomma non ho a che fare con delle fissate, piuttosto con ragazze che frequentano la palestra tutta la settimana per permettersi la degustazione di birre o la cena abbondante durante la fine settimana.
Chiudo la parentesi e vado al nocciolo.


Tutto questo per dire che in un momento di serietà, proprio una di loro mi ha detto: "eppure sai che mi manca questa cosa del far progetti insieme?".


Una frase che mi è entrata nel cervello e alla quale ho ripensato anche nelle ore successive. I nostri progetti stanno iniziando a prendere forma anche se attualmente solo nelle nostre testoline. Siamo davvero agli inizi, alla programmazione di quello che si deve fare, ma è una cosa che è venuta quasi naturale. Lentamente e con le fortune del caso, ma è sembrata una progressiva crescita del rapporto. Una naturale evoluzione di noi due.
Insomma, l'intenzione di vivere insieme c'era già qualche anno fa e ricordo che quando l'ing. iniziò a dichiararmi questo suo pensiero io non ci credevo. Non credevo possibile, pur dopo 7/8 anni di relazione, che un uomo potesse pensare di vivere con me.
Quando poi, in dirittura d'arrivo dei miei studi abbiamo incominciato a parlarne in maniera più "reale" ho buttato mille volte giù il suo entusiasmo dicendo che fin tanto non avessi avuto uno straccio di lavoro non avremmo potuto pensare di arrivare nemmeno a metà mese. In quanto essere razionale e pensante (più di me) a suo tempo scardinò una ad una le porte delle mie lamentele con precisione certosina e calcoli approssimativi, ma abbastanza veritieri.


E quindi si inizia: toccherà districarsi nella burocrazia delle utenze, nella scelta dei fornitori, nel modo più economico e congeniale per arredare una casa fondamentalmente giovane e sistemare questa casetta che diventerà piano piano sempre più nostra.
Contiamo di non esaurirci troppo e di vivere la cosa con tanto divertimento.
Ma attualmente quello che amo più di tutto è il suo modo di vivere la cosa: lo sento preso, propositivo. E se le varie procedure e gli incartamenti non prenderanno il sopravvento su questo suo modo di fare, sarà tutta discesa.

domenica 1 gennaio 2012

Il primo post dell'anno

I festeggiamenti della laurea (niente di esagerato, sia ben chiaro, ma rateizzati) sono terminati cedendo il posto alle fatiche culinarie di Natale. Passato anche 24, 25 e 26 (con relativi pranzi e cene), ho avuto giusto il 27 per preparare la valigia e partire con l'ing.
Anche quest'anno Orvieto ci ha accolti con tanta musica jazz: programma personale molto latin con una nota "teatrale" di Peppe Servillo impegnato con famosi jazzisti italiani ad interpretare successi di Celentano.
Sfidando il freddo con massime di 4°C, come nostro solito abbiamo concentrato in due giorni tutto il piacere dell'ascoltare musica dal vivo insieme: cinque concerti in tutto. Una full immersion più un paio di apparizioni dei Funk Off mentre camminavamo per le stradine del paese tra un appuntamento ed un altro.

Il 30, dopo aver fatto un po' di spese umbre, ci siamo rimessi in macchina direzione casadell'ing. Abbiamo passato lì altri due giorni.
È stata la prima volta che per me è stato aggiunto un letto nella sua cameretta, contemporaneamente all'aggiunta di altri letti per la famiglia della sorelladell'ing. in visita per le feste. Una cosa un po' particolare, ma passare diversamente questa fine dell'anno e svegliarsi il primo giorno del 2012 lì è stato delizioso.
Bello, coinvolgente.
Già poco prima della mezzanotte tutto intorno era un tripudio di colori: pochi botti rumorosi, molti colorati. Non amo particolarmente queste cose, ma guardarli con Lui è stato differente, anche se un (poco) sano attacco di panico con annessi e connessi mi ha colto una volta sotto le coperte. Povero ing. che ci è capitato e si è preoccupato non poco. Non so quanto sia giusto condividere anche questa cosa: non per me che, anzi, trovo in Lui la mia forza, quanto per il peso che gli scarico interamente in questi momenti di follia. So che mi ama, che farebbe tutto per me (e lo ha fatto), ma proprio perché sono cosciente di quanto mi dà, vorrei non avere di questi problemi.
Ho davanti gli occhi il suo viso mentre mi parlava e mi teneva per calmarmi. Santo uomo.

Ed ora di nuovo a casa.
Sperando che questa benedetta cura faccia effetto come l'altra volta, perché mi sarei un po' stufata di vivere a questa maniera. 
E già che ci sono sperando anche di capire questo ikea planner che non mi fa arredare come dico io!


Auguri a tutti e buon lavoro per questo nuovo anno!

p.s.: ieri pomeriggio, passeggiando con l'ing. mi son trovata davanti questo qui. Stupendo!



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