giovedì 16 febbraio 2012

Extreme Diet Makeover & Adolescenti XXL

A quest'ora dovrei essere in camera mia a mettere il corsaro imbottito e a preparare il borsone per andare a lezione di spinning. Stasera no: capita dopo una giornata di casalinghitudine e passata ad esaminare annunci su annunci di non voler fare nulla. Per fortuna ho già tre giorni di allenamento in questa settimana e domani sera mi attende fit boxe, quindi i sensi di colpa sono attenuati.

In queste giornate rimango sola con il Cicciogatto e molte volte accendo la televisione anche solo "per compagnia". Mi accorgo che deve sembrare una cosa molto triste, ma ogni tanto alzo la testa da quello che sto facendo e mi rendo conto di cosa ho davanti. Ultimamente poi, sembra (o è sembrato a me, spettatrice disattenta) che real time abbia una programmazione ballerina. O forse no: comunque sia per qualche giorno di fila mi sono ritrovata davanti tra gli altri programmi Extreme Diet Makeover, mentre oggi Adolescenti XXL.
Per chi non lo sapesse, il tema è sempre lo stesso: obesità, obesità, obesità. Nel primo che ho citato, c'è un personal trainer belloccio, tal Chris Powell, che ad ogni puntata sceglie una tra le tante lettere che gli arrivano e decide di salvare un obeso dalla sua certa fine in età prematura. I pazienti, che da come ho visto non partono mai da un peso minore di 170/180kg, in un anno devono perdere metà del loro peso corporeo: lo fanno attraverso una rieducazione alimentare, ma anche con tre o quattro ore di allenamenti al giorno. È chiaro che stiamo parlando inizialmente di cose soft: non puoi far correre una donna di 200kg per trenta minuti quando 2/3 del suo corpo sono composti da massa grassa.
In Adolescenti XXL invece, ci sono famiglie disperate con figli realmente obesi. Bambini che a 11 anni pesano quasi 100kg ed una ragazza di 17 che è arrivata a 230kg e che non riesce a camminare per più di 5minuti di fila. Questi ragazzi pagano una retta che se non sbaglio si aggira sui 25.000 dollari annuali (o a semestre?) per lasciare le proprie famiglie e ricoverarsi in questa scuola speciale che insegnerà loro a mangiare e a fare attività.



In entrambi i programmi, ammetto, ci sono abbastanza lacrime. In realtà nemmeno tante, ma un pizzicore me lo danno. Proprio a me che non sopporto la gente che si commuove in pubblico.
Penso, tuttavia, che siano lacrime che danno il senso della tragedia che va a consumarsi nelle vite di queste persone: degli adulti come dei ragazzini. Una delle frasi che più mi è rimasta impressa l'ha detta il belloccio di cui vi parlavo, ad una trentenne di 206kg dopo la pesata iniziale: "Ti assicuro che durante quest'anno non soffrirai mai quanto stai soffrendo ora". Questo per dire che nonostante le iniziali privazioni (che se bontà vuole diventano sane abitudini) e le sessioni di allenamento in cui non ce la si fa, è più doloroso crogiolarsi nel proprio stato di obeso che non piangere di stanchezza o perché un corpo abituato a determinati introiti di zuccheri e grassi si sta ribellando e ti fa vedere tutto nero.

Ma quanto è vera questa cosa? 

Molti di loro, anche parte degli adolescenti, temono di non vivere: sono arrivati alla consapevolezza che continuando a non amarsi, a non curarsi (parole che ho sentito dai protagonisti) moriranno presto. Magari non vedranno i figli crescere o avranno un infarto prima che possano seppellire i propri genitori. Mi sono rivista, intorno ai 23 anni, sul divano; imbronciata, perennemente arrabbiata con il mondo intero, intenta a fare nulla. Davvero, adesso, mi chiedo come l'ing. abbia potuto innamorarsi di me, o almeno, sopportarmi durante questi periodi che non sono stati certo di poca durata. Mi sono rivista che tentavo di dare un senso ad una strada che non sapevo nemmeno io quale fosse negando al mondo intero il mio caos interiore chiudendomi a riccio e mostrando certo lunghi aculei. In una di quelle pessime giornate, mio padre, cercando forse di spronarmi, mi disse che continuando così "sarei  morta a 40 anni di infarto".
Per questo mi immedesimo in queste persone, uomini, donne e adolescenti che hanno una storia simile alla mia. In un certo senso invidio molti di loro perché hanno delle cure che fondamentalmente a me sono mancate: hanno vicino persone che capiscono di trovarsi davanti a soggetti che hanno problemi con il lato mentale dell'atto del mangiare. La mia ciccia invece è sempre stata scusata con i miei problemi di tiroide, precedenti diete che hanno abbassato il mio metabolismo ed un pizzico di golosità. Tutte cose vere, per carità, ma non si può arrivare a pesare il doppio del proprio peso forma se non si mixa a questo anche un disordine alimentare.



Cosa voglio dire con tutte queste parole? Nulla in particolare se non che queste storie hanno il potere di incollarmi al televisore: mi ci rivedo in quasi tutto quello che dicono e anche se molti discorsi forse non sono spontanei, mi spaventa come ogni puntata abbia qualcosa in comune con le mie precedenti modalità di abbuffata, con lo stato d'animo, con gli scheletri dei deficit affettivi che ho scavato analizzandomi e con i rapporti interpersonali.
Siamo davvero tutti sulla stessa barca? Anzi no, la vera domanda che mi faccio è: davvero ho sofferto di un disturbo alimentare? Non è la prima volta che lo ammetto, ma ogni volta è come fare a pugni con un passato che spero non ritorni più.


12 commenti:

  1. Miss sai che questi post mi colpiscono sempre.Ho visto anche io qualcosa del genere su MTV,fanno vedere la vita di una ragazza obesa,bellissima a mio parere,che combatte con la sua obesità...non ricordo il titolo ma cmq noto che quasto tipo di programma si stia moltiplicando.Sai che sono in una situazione simile,non sarò 150 kg ma il disturbo alimentare c'è,o per lo meno credo che sia qualcosa portato dal nervosismo.Si sono sicuramente tanto golosa,ma mi accorgo se mangio per piacere o per rabbia,nel primo caso dopo aver soddisfatto la voglia momentanea so fermarmi,nel secondo caso no.A volte mi rifiuto di gurdare questi programmi perchè mi toccano direttamente,poi vedo che non sempre vanno presi sul serio,spesso fanno uccidere le persone solo per farle dimagrire senza curare il problema "cervello",quella per me non è aiuto,è violenza su persone che già stanno male.Tipo vidi un ragazzo a cui si chiedeva di dimagrire 36 kg in tre mesi,e sto poverino alla fine ne aveva perso 16 (traguardo direi meraviglioso in tre mesi) e invece di lodarlo lo facevano sentire una cacca,perchè giustamente l'obiettivo era ben diverso -.- quindi ben venga un aiuto,io l'unico aiuto lo sto avendo adesso,l'insistenza di Lovvo che cerca di farmi mangiare meglio e mi sprona a muovermi( e non sai quente volte sbuffo perchè sono pigra,ma 3 volte su 4 lo faccio,quindi funziona) ma fino ad ora nessuno si è mai preoccupato di cosa pensassi o che problemi avessi,io stessa sono stata sempre troppo preoccupata per i problemi familiari.Scusa il "papiello" era solo per farti capire che ne penso di questi programmi

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  2. Ciao Miss! mi chiamo Eli, ti seguo da nni, ma non commento spesso!
    prima di tutto tanti, tantissimi complimenti per la tua laurea, e per i tuoi nuovi cambiamenti! in bocca al lupo per tutto e ti auguro davvero il meglio! :-)
    Sono tornata in Italia per le vacanze di natale e son inorridita davanti a simili programmi!!! per carita' quando qua negli states ce ne sono ed anche di peggio, pero' non avendo la TV non li vedo e quindi occhio non vede..... Ho visto "Tesoro salviamo i ragazzi" e l'ho trovato atroce. Il programma in se' non e' male: insegnare alla gente a mangiare correttamente, a cucinare pietanze gustose con il quantitativo necessario di grassi (perche' spesso la gente pensa che il cibo salutare faccia schifo, ma non e' cosi'), trovare sport che piacciono, e a dare ai ragazzi incentivi. Pero' quello che passa e' che sei obeso, o sovrappeso perche' mangi male, e ti muovi poco, quindi il messaggio e' sempre lo stesso, sei pigro. Si preoccupano dei sintomo, non della causa. Posso capire che ridurre il peso sia il primo obbiettivo per evitare i problemi di salute collaterali, pero' un disturbo alimentare e' un problema di testa, non di bilancia, e questo messaggio non vien trasmesso mai! Se non capisci che il cibo e' solo cibo, e non e' riempi-vuoti, che anestetizzarti di cibo non ti aiuta, e che anche il rifiutarlo con annessi e connessi, sono problemi che se non risolvi, potrai anche diventare normo-peso e potra' anche forse non venirti un infarto, ma se non capisco questo, non ha fatto poi molta strada.
    Scusa lo sfogo! preferisco quando fanno i superficiali in TV con consapevolezza, che quando pretendono di fare i profondi, fallenso miseramente!
    Un carissimo saluto!
    Eli

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  3. Care ragazze, prima di tutto grazie per i commenti fiume! Mi fanno piacere e sono contenta di avervi stimolato a parlarne!
    Non ho mai visto i programmi di cui parlate, ma comprendo quello che vi infastidisce.
    La cosa buona delle trasmissioni che vi ho citato è proprio questa: fa rendere conto che l'obesità non è unicamente pigrizia e golosità. Il team che segue queste persone è multidisciplinare (si dirà così?): oltre a nutrizionisti e personal trainer ci sono psicologi e medici.
    Penso che il problema sia trattato comunque in maniera marginale, ma c'è da considerare anche i tempi televisivi. Alla fine il mio "giudizio" su questi due è abbastanza positivo: i protagonisti -che siano guidati o meno dagli autori- vengono spinti a parlare del loro rapporto con gli altri, dei problemi che molte volte vengono riscontrati con le famiglie di origine (molti con le madri) e che riguardano il proprio peso o l'alimentazione.
    Una cosa che ho notato è che figli obesi vengono da famiglie moderatamente o gravemente obese: ci sarebbe da capire se i problemi dei genitori, il rapporto che hanno con il proprio corpo ha influito sull'autostima dei figli o l'inizio, lo start dell'obesità di questi ragazzi sia stato dato inizialmente dal cattivo rapporto con il cibo della famiglia stessa.

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  4. Io sono attratta da questo genere di programmi in un modo morboso, che non mi spiego. Per carità, guardo solo quelli dignitosi, in giro ce ne sono alcuni che fanno ribrezzo perchè calcano troppo la mano, però i due che hai citato ammetto di averli guardati con uno stato d'animo fuori dal normale. E rifletto sul perchè.
    Io ci sono ancora molto dentro , al mio sovrappeso, ho fatto molta strada, soprattutto a livello di autostima, piu' a livello di raggiungimento del peso forma e di un regime alimentare corretto. Però mi domando perchè viva sulla mia pelle la storia dei grandi obesi, visto che non lo sono mai stata veramente. Forse mi vedo piu' grossa di quella che sono? O il contrario? DI certo è che questi programmi, a piccole dosi, mi spingono a riflettere. E' il passare all'azione che mi frega non poco

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    1. Da quando ti ho conosciuta in real, cara Nerina mia, la mia opinione su di te non è mai cambiata! Ti ho vista dal vivo e ti ho continuato a vedere in foto e per me sei sempre una bella ragazza. Hai un fisico morbido, per carità, ma da come parli di te stessa, chi non ti conosce, può pensare effettivamente di trovarsi davanti ad un caso di obesità. Lascia perdere tabelle e cavoli vari: tu non sei obesa. In sovrappeso si, ma sei lontana anni luce dall'obesità che vediamo in questi programmi. Come dici spesso anche tu penso che sia un retaggio delle "vecchie cose" e dei vecchi pesi.
      Passare all'azione non è facile ed io ho dovuto fermare per un anno la mia vita: ho dovuto pensare unicamente al mio peso per almeno 365gg, lasciandomi indietro con il resto: non ho fatto passi avanti con il mio rapporto con l'ing., ho lasciato l'università ed ho pensato unicamente a me.
      Ma l'ho potuto fare e anno intenso a parte, in tutto ci ho messo un anno e mezzo abbondante. Tu hai tante altre cose da fare: datti tempo e persevera :*

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  5. Ciao
    Sono rimasta colpita dalla conclusione del tuo post; nella conclusione è racchiusa la tua guarigione dal DCA, una guarigione definitiva, certa. La cosa è positiva, perché non è infrequente sentir dire "dai DCA non si guarisce", oppure "alla lunga, il disturbo si cronicizza". Il punto, semmai, è un altro: la guargione dal DCA è lunga, faticosa, è una specie di percorso a ostacoli. E, come accade nelle migliori gare, non mancano le cadute. Premesso che l'importante è rialzarsi, cioè, fuor di metafora, vivere l'incidente di percorso come una parentesi che non inficia i progressi fatti, sono scettica circa l'utilità, nel medio-lungo termine, dei programmi di cui hai parlato. Provo a essere più chiara: hai detto giustamente che un DCA porta a pesare il doppio. Il dimagrimento è necessario, perché, a un certo punto, corri veramente il rischio di perdere la vita. Però essendo il peso e il cibo la punta dell'iceberg, mi chiedo se il calo ponderale possa considerarsi, da solo, indice di guarigione. Il programma mandato in onda da MTV il sabato pomeriggio vede ragazzi e ragazze over size, intenti a perdere peso nell'estate che precede l'iscrizione al college. In 13 settimane dimagriscono tantissimo (anche 30 chili); il personal trainer, dopo avere verificato il peso iniziale, dice all'interessato "Quanto vuoi dimagrire?". Sulla base della risposta, pianifica il dimagrimento medio settimanale. Ecco, questo approccio è deleterio sia perché parliamo di persone con un disturbo del comportamento alimentare, sia perché la dieta è un atto medico. Un regime alimentare troppo restrittivo è destinato all'abbandono; inoltre anche stare in palestra ogni giorno per 4 ore, non è il massimo della salute, perché parliamo di attività fisica ad alto impatto, fortemente performante. Ecco, da questo programma rischia di arrivare il messaggio sbagliato, vale a dire che preservare la forma fisica è una sorta di lavoro. In realtà prendersi cura di sé dovrebbe essere un piacere; e la dieta, pure quella dimagrante, non deve essere mortificante e monotona.
    Ciao

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    1. Ciao :)
      mi hai fatto ricordare che durante il mio percorso nei meandri del dca, ho detto anche io una cosa del tipo "non guarirò mai". Effettivamente quando ci sei dentro hai paura che tutti gli sforzi possano un giorno venir vanificati da un altro attacco davanti la dispensa. È la stessa cosa che mi accade con gli attacchi di panico, ma ho capito che non è così e che, fortunatamente, anche se le ricadute potranno esserci, se il percorso si è compiuto, gli attacchi non avranno mai la stessa intensità. Tanto per parlar chiaro: mi capita ogni tanto di mangiare anche compulsivamente, ma mai e poi mai riuscirei a farmi fuori una scatola di merendine e continuare a mangiare. Anzi, sono certa che mi fermerei al massimo ad un paio di quelle stesse merendine ;-)

      Davvero MTV fa un programma del genere? Pessimo! Concordo con te che il metodo è assurdo. Dico sempre che un grande obeso, un obeso patologico, a parere mio non è arrivato a quel peso unicamente per il mangiare. Che senso ha fargli perdere tanti chili senza riuscire a convincerlo che la strada giusta è mantenere un certo stile di vita oltre a scavare nei motivi psicologici della sovralimentazione?
      Inoltre sono convinta che nel periodo corto un allenamento così intenso serva ad iniziare a smuovere il metabolismo, ma alla lunga è più che giusto stabilire un programma di mezz'ora, un'ora tutti i santi giorni di attività aerobica alternata a tonificazione. Sicuramente più sostenibile e attuabile.

      Il concetto di dieta per me non esiste: così come fare attività non deve essere puntato unicamente al dimagrimento, la dieta non è una cosa che si fa per un tot di mesi all'anno. Si tratta di abituarsi a mangiare meglio, di curarsi. Ci sono donne (e uomini) che comprano fior di creme rassodanti/dimagranti e per loro fortuna hanno la costanza di metterle ogni giorno (cosa che io non ho nemmeno con le idratanti!): poi vedi che mangiano male. Perché? Non dovrebbero le due cose essere sullo stesso piano? Si tratta sempre di volersi bene, no?

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  6. Carissima Pansy, sai che anch'io sono sovrappeso ed ho iniziato da poco ad entrare nel range degli obesi moderati. Mi fermo anch'io come un cobra davanti al piffero davanti a questi programmi che sento particolarmente e vedo nel trascurarsi e nel ingozzarsi con schifezze ipercaloriche una buona parte di me.

    La grande obesità degli americani specie dei bambini è dovuta ad un problema socio - alimentare, enfatizzato dal cibo spazzatura.

    La corazza di grasso che ci mettiamo addosso serve per attutire i nostri dolori per difenderci dagli scossoni della vita. Le privazioni sono lacerazioni interne: ancora non son riuscita a trovare la via giusta!

    GRANDE LA MIA AMMIRAZIONE PER LA TUA CAPACITA' ! un abbraccio!

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    1. Tutto vero quello che scrivi Renata carissima!
      Senza contare che i costi del cibo spazzatura sono irrisori ed in un periodo di crisi e di tempi sempre più ristretti, viene facile farne uso. Senza contare che gli stessi cibi creano dipendenza.
      A me viene un certo magone quando fanno vedere queste persone obese mangiare in quel modo che conosco benissimo: in un certo senso mi ci sento ancora dentro almeno mentalmente, ma finisce lì. Capisco di essere fuori quando finito il programma non mi porto dietro le loro storie.

      Un abbraccio forte a te!

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  7. Ciao Miss! Io sono una ex obesa grave che sta piano piano tornando ad essere obesa di II grado. Sai, a volte l'obesità non cela soltanto disturbi alimentari, ma anche problemi tiroidei (come nel mio caso), per cui servono parecchie medicine: io prendo la bellezza di 7 pastiglie al giorno... Ma è certo che questi ragazzi, qualunque problema abbiano, non potranno che trarre beneficio da questo rigido allenamento e da un'altrettanto rigida dieta. E' un peccato che non abbia mai il tempo di vedere questi programmi, sarebbe interessante per me. Comunque, grazie della segnalazione e complimenti per il risultato raggiunto!
    Baci

    Gloria

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    1. Gloria, complimenti a te ed in bocca al lupo per la tiroide!
      Mi ritengo fortunata in quanto unicamente ipotiroidea: sono circa 12 anni che assumo tiroxina tutti i santi giorni, ma guardandomi intorno quello che faccio io è davvero nulla.
      In realtà mi sono nascosta tanto tempo dietro questo problema, quando, almeno per me, non si trattava unicamente di una disfunzione.
      Agli occhi degli altri, della famiglia, la tiroide era l'unica colpevole: mangiavo pochissimo o nulla davanti a loro. Peccato non fossero a conoscenza delle abbuffate.
      Poi ho capito cosa mi accadeva e "magicamente" anche la tiroxina ha fatto effetto ;-)
      Pensa che quando pesavo 130kg ne assumevo 150mcg al giorno, quasi fossi un'operata! Sceso il peso, l'endocrinologo mi ha detto che non mi serviva tutta questa roba sintetica e ad oggi ne prendo solo 75mcg :) Per adesso si mantiene in equilibrio eheheh. Incrociamo le dita!

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  8. Ah ecco! Come ti capisco, cara "compagna di sventure" ;) La tiroxina è una delle mie migliori amiche ormai, anche se ne prendo solo 50 mcg. Io ho ipotiroidismo + iperinsulinismo (questo, sì, ereditato da mio papà) + testosterone elevato e sì, devo ammettere che sono pure golosa :P però non è stata questa, ovviamente, l'unica causa del mio aumento esorbitante di peso (20 kg in più in un anno!) Insomma, una faticaccia star dietro a tutte queste piccole ribellioni del mio corpo ;) MA che ci vogliamo fare? In bocca al lupone anche a te! ;)

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