lunedì 13 febbraio 2012

I post del lunedì

Quando venni a sapere del down che splinder avrebbe avuto di lì ad un mese mi dissi: sarà un modo per ricominciare un blog da un'altra parte, parallelamente ad un nuovo capitolo della mia vita, ben sapendo quello che ci stavamo preparando a fare.


Siamo a metà febbraio e quello che sembrava tanto lontano in realtà non lo è: i lavori sono iniziati e nella mia borsa c'è una nuova chiave: la porta di quella che sarà la nostra casa; quella che in realtà già chiamiamo "caaaasa" (si, proprio con la sillaba allungata). È li e sta iniziando a prendere forma. Ammetto ci siano certi momenti in cui penserei ad altro, ma mi piace parlarne e se qualcuno mi chiede come sta andando sono allegra e potrei intrattenerlo per un'oretta.

Anche il tempo è stato clemente: sabato abbiamo preso credenza e tavolo da pranzo all'ikea ed il diluvio sembrava doverci accompagnare tutta la giornata. Il sole è venuto fuori proprio quando abbiamo ritirato gli scatoloni per caricarli in macchina. 



Questi fine settimana oltre ad essere pieni pieni, mi hanno aperto un altro mondo. 
Le cose belle iniziano il venerdì sera, dopo poco che arrivo a casa dell'ing.: il tempo di fare due chiacchiere con i suoi genitori e poi sento bussare il campanello. Oramai la madre mi lascia andare ad aprire intuendo la bella sensazione che provo quando mi ritrovo davanti Lui. È un anticipo di quello che sarà: mi piace aprirgli la porta quando torna da lavoro. 
Il sabato solitamente è dedicato interamente a quanto ci siamo preposti per caaaasa: in giro fino al pomeriggio per poi uscire a cena di sera.
Che dire poi di questo sabato in cui sono stata presentata ufficialmente -nientepopodimenoche- ai barbieri?  Non prendete sottogamba l'evento! "Il barbiere" (che poi sono due) non è solo il posto dove ci si va a fare la barba, ma quello in cui ci si incontra, si fanno due chiacchiere. Insomma: una cosa di una certa importanza!!! Quasi un debutto nella sua società. E lui mi sembrava anche discretamente orgoglioso della cosa, oh!
Domenica in giro ed in famiglia ed il lunedì si ricomincia: la sveglia suona presto per l'ing. ed io mi sveglio con lui anche se a volte, come stamattina, son rimasta a sonnecchiare nel letto. Lo vedo alzarsi, farmi una carezza, un bacio. Il tempo di un'oretta ed io, ancora in pigiama, lo accompagno di nuovo alla porta.
Mi accorgo, in particolare quando lo vedo andar via, che non si può tornare indietro: abituata alle separazioni temporanee, dopo tanti anni ancora mi pesa sapere che per una settimana, per dieci giorni, non potrò guardarlo addormentarsi con me, stringergli la mano, avere una sua carezza sul viso, guardare la partita con lui, mangiare con lui.
Non mi lamento e anzi, mi ritrovo a pensare che sono fortunata dopo questi anni a provare tutto questo. Sono fortunata ad avere un uomo che la prima cosa che fa quando si sveglia è carezzarmi il viso; sono fortunata ad emozionarmi guardandolo e abbracciandolo, ad avere bisogno dei suoi abbracci. Sono fortunata perché nessuno mi fa divertire come lui e se penso ad un suo bacio ho le farfalle allo stomaco.


...e quasi quasi inizio a prendere anche dimestichezza con le strade del paese che mi attende!


6 commenti:

  1. eh dai ma che bello!! vivi intensamente questi momenti perchè credo siano irripetibili! un bacione!

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  2. in bocca al lupo per il progetto e per il futuro! un abbraccio Renata ♥

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  3. sarà la vecchiaia ma mi hai fatto commuovere, son davvero contenta per te:-*

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  4. Io adoro leggere di Voi, perchè mi emozionate sempre sempre sempre!

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  5. mhauhauua il debutto in società *-* che belli che siete tu e l'Ing. <3

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