lunedì 5 marzo 2012

‎"[...] Ed è a loro, vedendo Marco Alemanno pregare per il suo uomo accanto all'altare, che corre il pensiero di tutte le persone di buona volontà."*

Non sono il tipo da commemorazione: è una cosa che non mi piace fare e poi lo fanno in tanti. Che senso ha metterne in colonna una in più? Penso sia inutile. Eppure questo mio modesto cinismo stavolta ha battuto la fiacca.
Uno dei primi pensieri che mi è venuto in mente è stato: "ma non poteva morire Zucchero?". Ora, non me ne voglia Zucchero, ma è esattamente il primo nome che mi è venuto in mente e vi assicuro che non ho nulla di personale contro di lui, ma insomma, le vie del mio cervello sono infinite.
Suppongo che se Dalla fosse morto dopo una malattia, magari dopo qualche ricovero in ospedale, la cosa avrebbe colpito meno un po' tutti; me per prima. Ed invece la notizia è arrivata improvvisa e ammetto che mi è dispiaciuto. Nessuna lacrima, sia inteso, ma quella mestizia momentanea che ti dà lo sconcerto del comprendere che non ascolterai più nessuna canzone inedita di questo musicista, che non potrai più dire "ah, ma questa è quella nuova di Dalla?".
Del musicista si sa tanto, dell'uomo un po' meno. Pettegolezzi suppongo, e sebbene non sia molto informata pare che in vita non abbia mai fatto un vero e proprio coming out circa la sua scelta sessuale. La prima cosa che mi viene da dire è "e perché avrebbe dovuto?". Insomma saranno stati pure fatti suoi chi amare o anche solo semplicemente con chi avere rapporti sessuali! Ora è tutto più facile, anzi aggiungerei quasi di moda. 

Lucia Annunziata, facendo un collegamento dal suo programma ("in 1/2 ora") ha detto:
"[...]Va tutto bene e ti seppelliscono anche in una cattedrale con tutte le benedizioni della Chiesa e del caso se non dici di essere gay. Alla fine questo sembra essere un simbolo di quello che siamo: un permissivismo, basta che ci si volti dall'altra parte"
Dalla avrà avuto le sue ragioni (leggo in giro che fosse vicino all'Opus Dei, ma quanto sarà vero?) per non mettere in piazza certe cose. Suppongo Bologna e l'Italia intera non l'avrebbe amato meno anche se si fosse saputo ogni flirt come di un qualsiasi altro vip.
Se proprio vogliamo dirla tutta io non sapevo nemmeno di questo ragazzo, di questo Marco Alemanno. Giusto perché l'ing. mi ha messo la pulce nell'orecchio dicendomi -a me sembra troppo disperato per essere un amico- che ho googlato (che brutto verbo!) trovando riscontri sul web circa il rapporto che aveva con il cantante da ormai otto anni.

Ci posso far nulla, ma a me questa cosa mi ha rattristato. Ovunque ho letto cose come "l'amico Marco Alemanno", "l'amico più intimo Marco Alemanno", "il grande amico...".
Sicuramente qualcosa mi sarà scappata, ma vi risulta che qualcuno abbia detto o scritto "L'attuale compagno di Dalla, Marco Alemanno..."?.
A questo punto spero proprio sia stato così. Per questo ragazzo, quest'uomo che ha amato un altro uomo e l'ha accompagnato nell'ultimo viaggio con la disperazione di un vedovo. Perché il cuore si spezza, il cuore perde il proprio battito comunque: non importa se sei etero, sei omosessuale o ti chiamano matto perché ami quella rosa del giardino che sta appassendo. 


Davvero, l'ho detto e l'ho ripetuto anche all'ing.: cosa proveresti se ti chiamassero "l'amico più intimo" della tua donna? 

Penso che Alemanno, nella disgrazia, non abbia avuto tempo di pensare ad una cosa del genere. Magari l'ha trovato scritto e avrà sorvolato, perché il dolore è più forte di tutto. Ma non penso sia una cosa rispettosa. 
Siamo ancora lontani, molto lontani...
Amatevi gli uni gli altri.


E amen.


*il titolo è estratto dall'articolo di Serra che trovate qui, in un articolo di Repubblica.

p.s.: come una stupida ho anche pensato che magari dopo tanto pensare -perché dopo otto anni i regali fatti sono tanti e voleva qualcosa di originale- gli aveva comprato un regalo di compleanno che non ha potuto più consegnare, che non ha potuto vedere scartato, godendo del sorriso del suo compagno.


Potrebbe interessarti:http://www.bolognatoday.it/cronaca/lucio-dalla-annunziata-alemanno-gay-chiesa.html
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8 commenti:

  1. Lo dicevo oggi ad un mio contatto di FB. Finchè saremo un popolo di persone che permette ad un'istituzione (la chiesa) di scegliere come vivere la nostra vita... in Italia non si potrà accettare la naturalezza dell'Amore.
    Ed è orrendo. Perchè porre limiti all'Amore è il vero abominio...

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  2. Da noi a Trieste una divisione così netta, come nel resto dell'Italia non c'è. Ho visto fin da bambina uomini che vivevano la loro vita omossessuale senza esternazioni, agendo come uomini qualsiasi.

    Il fatto di fare outing non è indispensabile, se la persona ha la forza da fregarsene del giudizio degli altri o non ha voglia di sgravarsi (come Tiziano Ferro, che l'ha fatto più per se stesso che per amor del vero) e vive la sua vita privata in sordina, perché non deve render conto agli altri del con chi vada a letto, sono fatti suoi!

    Son finiti i tempi in cui suicidi ed omossessuali venivano seppelliti in terra sconsacrata. Pensate a Pasolini: ha avuto un funerale di stato, in Chiesa! Ed era il 1975.

    Penso che Bologna sia sulla stessa lunghezza d'onda di Trieste e so che Lucio conosceva Cardinali come Comunisti e Partigiani: l'importante non è far conoscere a tutti i costi la propria inclinazione sessuale, ma -almeno secondo me- comportarsi con rispetto di se stessi, del proprio partner e degli altri!

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  3. Renata, concordo sulla teoria dello sgravarsi.
    Le parole dell'Annunziata sono state molto dirette, ma comprendo anche che ci sono degli interrogativi, delle questioni irrisolte all'interno dell'istituzione chiesa. Una di queste è proprio l'omosessualità ed i tempi per sciogliere certi nodi sono, passatemi il gioco di parole, biblici.
    Non "condanno" la religione cattolica, perché da non credente non mi tocca fin tanto non va a ledere la mia libertà; quello che mi ha sorpreso è stata questa unificazione dei termini. Passi la rai, ma sky? Ero dall'ing. e su sky la questione era la stessa.

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  4. Concordo con il fatto che la Chiesa è un gigante con i piedi d'argilla che si fonda su di una gerarchia assoluta, settaria e facinorosa, politicamente a certi livelli corrotta ed ingerente.
    Mentre il lavoro di manovalanza e qualche rara eccezione ai vertici viene a redimere spesso tutto l'ambaradan (basti solo pensare a Papa Luciani!).

    Il problema dell'omosessualità non lo hanno sdoganato neanche a casa loro, ma ti assicuro che i sacerdoti hanno cambiato e stanno cercando una dimensione più aderente ai tempi, perché la società glielo impone e non si riconoscono più. Non c'è più l'accettazione supina, ci si chiede il perché e le giustificani del caso. Non sempre tutto è spiegabile.

    Non son stata a sentire i commenti: li prendo sempre cum grano sali, perché considero che la gente spesso si espone proponendo un pensiero per il piacere di apparire o nella limitatezza dell'influenza del momento.

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  5. p.s. scusa il ragionamento sragionato : è la febbre ;D

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  6. passa da me.. potrebbe interessarti!! bises

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  7. Ciao Miss Pansy, passa dal mio blog hai una sorpresa!
    http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile
    ;)

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  8. Miss non riuscivo più a commentare =( ...come procede il progetto casa? ;) A me è dispiaciuto molto per la situazione di Dalla...purtroppo la mentalità è ancora chiusa rispetto alle scelte sessuali,e spesso le persone si fingono di mentalità aperta con l'ipocrisia di dire che tutti sono "liberi" di scegliere e intanto pensano "basta che non succede nella mia famiglia..." -.-
    Mi dispiace per il compagno che non si è viso riconoscere nemmeno la sua sofferenza.Sono del parere che l'amore è amore,va rispettato senza nessun pregiudizio

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