giovedì 17 ottobre 2013

Credere d'amarsi. 13 anni dopo.

Un sole splendido, un fine settimana che si prospetta impegnativo ma emozionante, una voglia di dolce non indifferente e tanto miele: sul pane a colazione e sul cuore.
Tutto questo ha prodotto uno status sulla mia pagina facebook quantomeno enigmatico, ma solo per chi non sa.



Non sa la storia di questi due giovincelli che si sono conosciuti chattando in un anno duemila in cui le coppie nate a questa maniera erano ancora poche.

Iera sera ne parlavamo: siamo stati bravi, siamo stati bravi nonostante chi mi diceva che era una cosa strana, che avrei dovuto incontrarlo con gente al seguito, che non avrei dovuto incontrarlo, che stava passando troppo tempo (prima e dopo) per ogni passo in avanti. E' stato bravo perché era pur sempre un ragazzino di ventidue anni che si trovava davanti una ragazzona di oltre un quintale e non si è fermato non solo alle apparenze, ma al mio essere nervosa, scorbutica e al mio rinchiudermi, per paura, ad ogni attenzione che mi dedicava.

Due persone con i piedi di piombo, un po' troppo per le regole di oggi, per quelle coppie che compiono le regolari tappe in un terzo del nostro tempo. O almeno così credevo fino a poco tempo fa: poi ho capito. E sono contenta, perché è anche merito di questa conoscenza che continua ancora (quanto ci ha dato la convivenza in questo senso?) se riusciamo ad equilibrarci.
Siamo cresciuti insieme, letteralmente. 


E quando abbiamo capito che potevamo correre insieme, l'abbiamo fatto. Per tante situazioni, aggiungerei un sospiratissimo "menomale".

Certo, come amiamo dire da un po' di tempo a questa parte, "il piano è sempre più inclinato". Da quando c'è odore di matrimonio, nonostante il nostro voler fare le cose con calma, sembra che tutto il mondo ci stia dicendo:"Ah, dicembre 2014? Ma allora dovete muovervi adesso!". E lo stiamo facendo con tanto piacere e anche tanto divertimento.
L'agendina verde, come la precedente, si sta gonfiando.


Ecco, dopo 13 anni siamo come due bambini su una giostra: emozionati ancora una volta, ma sicuri, almeno adesso, che le cose le faremo insieme. 

E quanto piacere amplificato dal sincopato di due cuori!

Auguri a rivalta e auguri a teoby.
Ma ancora più auguri a noi per quello che siamo: Augusto e Diana.

7 commenti:

  1. Auguri tenerissimi !
    Ma che bello questo post ^_^

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  2. ma allora allora... che forse 'sta cosa chiamata amore.. esiste? da quanto scrivi te... pare di sì... chissà se avrò modo di ricredermi pure io!?!? auguroni!!

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  3. Davvero un amore bello, e anche ben raccontato. :)
    Tanti auguri, ragazzi!

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  4. Entro qui per la prima volta.
    Bello.
    E auguri.

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  5. Arrivo in ritardo, ma non per questo meno partecipe alle vostre emozioni.
    Chi parla da fuori parla senza sapere e questo l'ho provato anche io.
    E' l'effetto che fanno le storie a distanza, le stesse che, quando diventano storie di persone normali, si rivelano per tutto ciò che sono: storie costruite sulla fiducia, sulla pazienza, sul saper aspettare, sul sacrificio.
    Ed è per questo che quando ci si ritrova sotto lo stesso tetto non ci si vuole lasciare più: si è capito fin troppo bene quanto sia valsa la pena aspettare.
    Auguri di cuore, ragazzi miei!

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  6. Condivido il senso delle tue parole, tutte.
    E vi faccio tanti auguri di essere sempre autentici, soprattutto nell'accettazione dei piccoli o grandi "difetti" dell'altro. E' lì il segreto.

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